martedì 29 aprile 2014

Il polmone alla stazione

Ciao a tutti!
La Berlino che mi accingo a descrivere è quella che forse in meno conoscono. Berlino è il Muro, Potsdamer ed Alexander Platz, la Porta di Brandeburgo. No, non solo, c'è di più. C'è un intero mondo, a due passi dal centro, che è fatto semplicemente di natura. Si tratta del Tiergarten, l'immenso parco a pochi metri dallo storico confine che ha diviso Berlino.

Lo sguardo del ghepardo

Si presenta come una grande foresta, dalla cupola del Reichstag. Più di duecento ettari, per un vero e proprio paradiso. Ampi sentieri, immensi prati, laghetti qua e là, giardini, c'è tutto per rendere il Tiergarten una location dove trascorrere momenti di relax e di puro piacere. Non a caso, abbiamo scelto di viverlo in maniera alternativa: affitta una bici e pedala su e giù per il parco più grande di Berlino. La pedalata nel Tiergarten, forse tardi, su come la bicicletta poteva essere (e spero sarà) il modo migliore per scoprire Berlino.

Con le nostre bici di fronte alla Statua della Vittoria, al centro del Tiergarten

All'interno del Tiergarten vi è però qualcosa che non va affatto dimenticato: lo zoo. Lo Zoologischer Garten Berlin, questo il suo vero nome, è un'icona della città e non solo. Lo zoo è famoso per il famoso romanzo Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino, in cui si racconta una realtà che attualmente solo in parte è presente nella zona dello zoo e della stazione metropolitana che porta il suo nome, una realtà fatta di droga, alcolismo e prostituzione. Qualche anno fa, correva l'anno 2007, lo zoo venne alla ribalta internazionale per il dolcissimo cucciolo di orso polare, ribattezzato Knut, il quale commosse i milioni di visitatori che accorsero da tutto il mondo per vederlo. E fece fiorire gli incassi del parco zoologico.

Passeggiata nel Tiergarten

Lo zoo è un'esperienza dal duplice volto. Da una parte c'è lo stupore nel potere vedere animali mai visti prima e che mai se non in questo contesto si potrebbero osservare, c'è quella gioia quasi ancestrale nella contemplazione di alcune specie che più di altre attirano l'attenzione, c'è quel tornare bambini nel giro in pochi istanti di fronte ai musetti di queste creature, c'è quella profonda tenerezza che si può percepire solo trovandosi di fronte a dei cuccioli. Il mio giudizio, assieme a quello di Giulia, è unanime: i babbuini ci hanno rapito il cuore.

Il premio per l'animale più dolce va al babbuino

Dall'altro, va detto che questi animali non sono nel loro habitat, per quanto vengano trattati con le dovute cautele. Sono sempre in cattività, e questo si nota soprattutto negli animali di grande stazza e nelle bestie feroci. Sembrano quasi drogate, è triste vederli così. Sarebbe senza dubbio più triste vederli nelle mani sbagliate, quelle di contrabbandieri da strapazzo e cacciatori di pellicce pregiate, no?
Il Tiergarten e il suo zoo: qualcosa che ho vissuto e in cui tornerò volentieri. Magari con qualche pargoletto a cui potrò dire: "Guarda, laggiù ci sono le giraffe..."
Bis bald!
Stefano

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