mercoledì 16 marzo 2016

Er müllert wieder?

Se c'è un giocatore simbolo del Bayern Monaco, che stasera affronterà all'Allianz Arena la Juventus negli ottavi di finale di Champions League, questo non può che essere Thomas Müller. Più del suo capitano, Philipp Lahm. Più del suo uomo copertina, il portiere Manuel Neuer. Più del centravanti più desiderato d'Europa, il polacco Robert Lewandowski. Un giocatore così amato dai bavaresi - e dai tedeschi, quando gioca per la Mannschaft - che gli è stato "dedicato" pure un verbo. Quando segna TM25, non si dice "Thomas Müller ein Tor schließt!" ma "er müllert!"

Tutta la grinta di TM25 (fonte: focus.de)

Perché è amato dai tifosi del Bayern? Forse perché assieme ad altri tedeschi del Bayern è un bavarese doc: come altre due pedine chiave del passato e del presente del Bayern, Philipp Lahm (da Monaco) e Bastian Schweinsteiger (da Kolbermoor), Thomas Müller è un prodotto del vivaio monacense e proviene dal cuore della Baviera, da Weilheim in Oberbayern, località a due passi dallo Starnberger See. Müller è osannato dalla tifoseria bavarese, ma credo che il vero motivo sia molto semplice: perché il modo di intendere il calcio del numero 25 del Bayern è l'essenza stessa della mentalità bavarese nella vita comune. Thomas Müller non è un giocatore di fosforo, non è un giocatore di attesa, Thomas Müller fa. Thomas Müller pratica un calcio elementare e preciso. Thomas Müller sa sempre dove si trova, dove si trovano i suoi compagni e dove si trovano i suoi avversari. Thomas Müller sa sempre come uscire dalla marcatura. Thomas Müller è il moto perpetuo, è l'incarnazione del sacrificio. Thomas Müller sa ricoprire più ruoli: la prima punta, la seconda punta, l'ala, la mezzala, il trequartista. Oppure tutti e cinque assieme, perché è sempre nel posto giusto al momento giusto. Thomas Müller segna una vagonata di reti, tutto senza l'estro cristallino di Lionel Messi, senza la forza fisica di Luis Suarez, senza l'esplosività di Cristiano Ronaldo. Thomas Müller segna di testa, di piede, di coscia, di petto. Thomas Müller la mette sempre dentro.

Dall'andata degli ottavi: scene che non vorrei rivedere (fonte: fcb.de)

Thomas Müller è ufficialmente un centrocampista ma ha numeri spaventosi sotto porta: è il primo marcatore della storia del Bayern Monaco in Champions League (34 reti a pari merito con l'altra leggenda di nome Müller, Gerd), e con 147 reti è il terzo marcatore della storia del Bayern (dopo l'irraggiungibile Gerd Müller e Karl-Heinz Rummenigge). E anche con la nazionale tedesca... dieci reti solo nella fase finale dei Mondiali (a soli ventisei anni)! A mio avviso, è il giocatore più temibile della corazzata tedesca - e il giocatore che da avversario, ammiro di più: Thomas Müller è sicuramente il più universale tra i calciatori della sua generazione.
Fra poco i giocatori della Juventus se lo troveranno di fronte, e sarà un piacere, perché è sempre bello poter sfidare squadre e avversari di grande valore. Ma spero sinceramente di non sentire, dai microfoni della ZDF, la fase di rito... Er müllert wieder!
Bis bald! Und viel Glück (= buona fortuna)
Stefano

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