lunedì 20 giugno 2016

Bo-Kaap

Ciao a tutti!
Su una grande metropoli quale è Città del Capo si potrebbero raccontare tantissime cose. Perché un'esperienza a Citta del Capo porta con sé diverse sfaccettature: un grande connubio tra la bellezza naturale e la varietà architettonica, il contrasto tra i quartieri più moderni e la povertà delle bidonville, la pacifica convivenza (anche se mi piace più pensare ad una parola come “unione”) tra gli eredi dei conquistatori bianchi e dei nativi di colore, i monti che incontrano l'oceano. Città del Capo è un'esperienza meravigliosa e voglio iniziare a raccontarla in questo post, partendo dal quartiere più folcloristico, dal quartiere che forse meglio aiuta a comprendere il suo volto più multietnico. Non posso che riferirmi a Bo-Kaap, quello che erroneamente conosciuto come il Quartiere Malese.

Insieme a Bo-Kaap

Bo-Kaap infatti era il quartiere popolato dai discendenti degli schiavi arrivati in Africa nel XVI e nel XVII secolo dal Sud-Est asiatico, dalle colonie inglesi ed olandesi. Ma di malesi veri e propri qui ce ne furono ben pochi, la maggior parte arrivò dall'Indonesia, dal Senegal, dal Madagascar e da altre zone dell'Africa. Il nocciolo della popolazione di Bo-Kaap è costituito dai “malesiani del Capo”, il frutto della miscela interculturale tra i nativi e i figli degli schiavi. Questo è il quartiere più musulmano della città; la moschea più antica di Bo-Kaap detiene anche un importante primato, ovvero è la prima moschea costruita sul suolo sudafricano, nonché una delle più grandi di tutta l'Africa.

Sotto la Lion's Head

Avvertenza per i lettori: parlando di musulmani in questo post non si fa riferimento a integralisti, terroristi, Stato Islamico, Boko Haram e robe del genere. Qui i musulmani (un 10% circa della popolazione di Città del Capo) sono religiosi devoti, lontani dai fanatismi mediorientali, e conducono una vita tranquilla, in armoniosa coabitazione con altri fedeli di diversa confessione religiosa - principalmente cristiani. In passato, però, hanno dovuto lottare, e strenuamente, affinché venisse loro riconosciuta la possibilità di praticare il loro credo.

Dove anche i muri si perdono nel cielo

Cosa spinge i turisti (e gli amanti di fotografia, soprattutto) a recarsi a Bo-Kaap? Le case colorate di Walestreet e delle vie che discendono da Signal Hill, su questo non vi è ombra di dubbio. Come non amare queste casette a schiera che si accalcano su strade di ciottoli, dai tetti bassi e piatti e soprattutto, elemento inconfondibile, dai colori più vivaci che si possono immaginare? Può stridere il contrasto tra l'allegra colorazione delle case di Bo-Kaap con la sofferenza secolare dei malesiani del Capo – sebbene fossero minoranza durante l'apartheid, ne subirono anch'essi tutti gli effetti. Mi piace pensare che l'arcobaleno delle abitazioni di Bo-Kaap sia la risposta, la migliore, ai tanti anni di oppressione che i neri e i coloured dovettero subire.

Rose Street

Bo-Kaap sta diventando un quartiere di tendenza: qualcuno dice che qui ormai ci siano più turisti e fotografi che abitanti. Può essere, ma è evidente come il richiamo di questo rione sia considerevole. Lo è anche per i capetoniani più abbienti, i quali non disdegnano (oggi) di acquistare un'abitazione nel bel mezzo del quartiere musulmano di Città del Capo. È un dato di fatto, questo, che preoccupa concretamente lo zoccolo duro della comunità locale – attenta a mantenere in vita le sue tradizioni e a perseguire una convivenza pacifica al suo interno. Così pacifica che vi è accordo anche sul colore con il quale le case vanno dipinte. Questa attività viene infatti svolta in occasione della celebrazione della fine del Ramadan, previo un consenso dei vicini di casa, con lo scopo comune di non creare contrasti cromatici che violino le leggi dell'estetica.

Total green...

Bo-Kaap è il quartiere della combinazione etnica del Sudafrica, ma in fondo è una miscela di molti altri fattori. In fondo, dove lo si può trovare un posto colorato come questo, dalla grande varietà di profumi, fatto di persone che vivono in armonia l'una con l'altra, con l'oceano a poche centinaia di metri e una montagna come la Table Mountain sullo sfondo? Vi sfido a trovarlo…

...e total pink!

Bis bald!
Stefano

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