lunedì 4 luglio 2016

La regina del nord

Ciao a tutti!
Il titolo di questo post, interamente dedicato a Lubecca, non è casuale. Perché la regalità di Lubecca non è solo nel soprannome che le è stato affibbiato dai tedeschi, "regina delle Hanse", ma nella sua eleganza, nella sua struttura, nel suo modo di porsi. Lubecca e soprattutto il suo centro storico, dichiarato patrimonio mondiale dell'umanità, rappresentano in senso assoluto una delle meraviglie del nord della Germania. Perché la Germania non è solo la Baviera delle case a graticcio, dei paesaggi naturali e della tradizione birraia. La Germania è anche fatta di città come Lubecca, nobili e raffinate, nonostante ci si avvicini alla Scandinavia e al gusto del Mar Baltico. In questo post, proverò a raccontare qualcosa di questa città dal fascino indiscutibile.

Lubecca sul Trave

Che si arrivi in treno o in auto, la porta di ingresso per entrare in Lubecca non può che essere una: la Holstentor, l'imponente costruzione posta sul lato occidentale della città, ciò che resta della fortificazione risalente al XV secolo. La Holstentor è un simbolo non solo di Lubecca, ma dell'intera regione: la moneta commemorativa da 2 euro emessa nel 2006 dalla Germania (la prima di una serie che terminerà nel 2021), è dedicata al land più settentrionale, lo Schleswig-Holstein, ha nel suo rovescio proprio l'effige dell'Holstentor.
Due torri tra loro collegate da una costruzione di mattoni: la Holstentor è impressionante per più ragioni. I colori, tendenti al rosso e al marrone, sono quelli tipici dell'area e del gotico baltico, che tolgono maestosità ma ne accentuano la forza. La peculiarità è nelle forme, arrotondate e mai perpendicolari con alcun punto di riferimento: la Holstentor, da ovunque parte la si guardi, sembra storta, piegata. È il monumento più originale di una città altrettanto originale...


Holstentor, lato ovest

Holstentor, lato est

Superato il secondo ponte sul trave, dopo aver oltrepassato l'Holstentor, appare evidentissimo il profilo caratteristico di Lubecca, composto di sette torri appartenenti a ben cinque chiese, tutte dislocate all'interno dell'isola centrale: con le spalle alla Holstentor, incontriamo da sinistra a destra le torri di: Jakobikirche, Marienkirche (2), Petrikirche, Ägidienkirche e Dom (2). I ponti sull'Holstenhafen e sullo Stadttrave sono i punti migliori per osservare questo spettacolo dell'architettura baltica.

Le possenti torri del duomo

Tra queste, quella che più merita una visita è la Marienkirche, per più di un motivo. Perché le sue torri sono le più alte della città (circa 125 metri di altezza, un'enormità). Perché è una chiesa di una città baltica ma che si rifà al gusto gusto della Francia e delle Fiandre, grazie alle proporzioni verticalissime, slanciate verso il cielo. Perché è stato un modello per molte altre chiese del nord Germania in quanto una delle prime ad essere realizzata con il tipico elemento dello Schleswig-Holstein, il laterizio rosso in vista. Perché ospita due simboli per la pace, le 14 croci spezzate di Uecker, un macabro monito contro la guerra, e i resti delle campane spezzate nel bombardamento della Domenica delle Palme, nel 1942. Perché l'altare di Anversa è un capolavoro ligneo assoluto. Perché la Marienkirche ha il suo fiore all'occhiello nell'orologio astronomico: realizzato da un orologiaio di Lubecca, ha un effetto magnetico, impossibile staccarsi da esso.

Elemento tipico di Lubecca, gli archi

Lubecca non è ovviamente solo le sue torri, ma anche e soprattutto le sue case, soprattutto quelle più antiche. Questo è un vero e proprio patrimonio a cielo aperto: per dare un'idea dei numeri, oltre mille vecchie abitazioni sono attualmente sotto tutela artistica. Esse descrivono perfettamente lo sfarzo borghese (ma senza vette di esibizionismo) che ha caratterizzato la storia di Lubecca, soprattutto tra il XIV e il XV secolo. Le case più belle non a caso sono gotiche e rinascimentali, ma tutte presentano una facciata che sale verso l'alto con una forma triangolare; ornate da simboli e stemmi delle casate più ricche della città, queste abitazioni mostrano nella maggior parte dei casi (e come buona parte di altre strutture civili e religiose di Lubecca), il mattone rosso a vista.

Uno splendido balconcino del Rathaus

Una di queste, posta su Mengstraße - una delle vie più eleganti della città, è speciale, ed è quasi oggetto di culto e di pellegrinaggio per gli amanti della letteratura internazionale. Parlo ovviamente della Buddenbrookhaus, l'abitazione in cui ha vissuto il premio Nobel per la letteratura Thomas Mann, nativo di Lubecca e che in questa casa ha trascorso la sua gioventù con la famiglia. Ora è un museo dedicato a Thomas ed Heinrich Mann e a I Buddenbrook, forse il romanzo più celebre di Thomas Mann, "liberamente ambientato" in questa dimora - e nel centro storico di Lubecca.

Rathaus, parte prima...

...e parte seconda: che meraviglia!

Ma non si può dimenticare, parlando di edifici storici, il municipio di Lubecca. Uno dei Rathaus più datati di Germania è di gran lunga la costruzione più bizzarra dell'intera città. La struttura di questo edificio si sviluppa lungo una L, in cui i due lati circondano la vivace piazza, adibita a mercato. Da un lato assume i caratteri rinascimentali, deliziosi ed eleganti nella loggia bianca sovrastata da un muro in laterizio (...peccato per i cantieri in corso). Dall'altro lato assume i caratteri più gotici della Langes Haus (meraviglioso il porticato sottostante) e del Kriegsstubenbau, due edifici in mattoni, stavolta non più rossi, ma di colore nero (!), due edifici che aggiungono un notevolissimo tasso di originalità ad una costruzione che si raffigura come unica nel contesto architettonico tedesco. Non ho dubbi, dopo la Holstentor, è il Lübecker Rathaus ad essere il soggetto principe delle macchine fotografiche dei turisti in visita a Lubecca. Troppo affascinante...

La casa della corporazione dei marinai, uno dei migliori esempi dell'architettura di Lubecca

Anche per uscire dal caos del centro storico e soprattutto della Breite Straße, la via dello shopping nonché il principale asse urbano di Lubecca, non è male spostarsi verso la parte più settentrionale della città. Si possono trovare spunti di grande interesse, sicuramente meno conosciuti, ma lontani dalla calca. Ad esempio, la Jakobikirche, la chiesa dei marinai: oltre ad ospitare un organo ed un altare di grande valore, contiene una scialuppa di salvataggio utilizzata per portare al sicuro i passeggeri di una nave naufragata negli anni Cinquanta.
Meraviglioso, poi, è l'Heilig-Geist-Hospital: oltre alla caratteristica del laterizio a vista, tratto comune degli edifici di Lubecca, questa costruzione presenta tre originali frontoni dalla forma triangolare. Sul momento non ci ho dato peso, poi ho realizzato successivamente che l'Heilig-Geist-Hospital è anche l'edificio raffigurato nelle ultime edizioni de I Buddenbrook: più simbolico di così...
Per non farsi mancare nulla, si può camminare fino alla Burgtor, una delle porte d'ingresso di Lubecca e fiore all'occhiello del complesso del Burgkloster, l'antico convento dominicano posto all'estremità settentrionale dell'isola dalla forma ellittica sulla quale sorge Lubecca. Peccato non aver avuto più tempo a disposizione: il Burgkloster ospita infatto il Museo della Lega Anseatica.

Heilig-Geist-Hospital

Ma la vera tappa obbligata, prima di lasciare Lubecca, è una bucolica passeggiata in riva ai canali che fiancheggiano l'isola di Lubecca nel suo lato occidentale, lo Stadttrave e l'Holstenhafen, lungo due vie dal nome inconfondibile: An der Untertrave e An der Obertrave. La prima, ampia ed anche aperta alle automobili, permette di ammirare alcune tra le più importanti dimore delle ricche famiglie di commercianti. An der Untertrave non è altro che la miglior sfilata degli elementi dell'architettura del Baltico. An der Obertrave, beh... camminandovi si entra in un sogno: si perde un po' di fastosità ma si ritrova il romanticismo di un'atmosfera più popolare. Case più piccole, più modeste, solo apparentemente meno curate, ma divise dall'acqua da un piccolo prato. Passeggiare lungo sull'Obertrave è come catapultarsi in una realtà urbana che non è facile da potersi immaginare. Passeggiare sull'Obertrave vuol anche dire fantasticare, sognare gratuitamente ad occhi aperti. «Ce la compriamo una casa qui?» è stata una delle domande che più mi è balenata nella mia mente.

Burgtor

Difficile dire, dopo una giornata trascorsa a Lubecca cosa mi abbia impressionato di più, ogni singolo angolo della città fornisce uno spunto incantevole per una fotografia. Lubecca è l'immagine simbolo di un'altra Germania; di un passato che inizia attraversando la Holstentor; di un'atmosfera da fiaba da godere rigorosamente a piedi, passo dopo passo; di una terra che, vivendo tutto l'anno in Baviera, ci risulta un po' oscura. Ma noi, la luce, la vogliamo accendere: infatti, non vediamo l'ora entrambi di ritornare a Lubecca. Poi, da quando ho scoperto che esiste una maratona a Lubecca, che partenza e arrivo sono nel centro storico e il percorso è sostanzialmente Lubecca-Travemünde andata e ritorno... beh, ma quando torniamo???
Bis bald!
Stefano

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