domenica 11 settembre 2016

Bücher: Storia del nuovo cognome

"Capii che ero arrivata fin là piena di superbia e mi resi conto che - in buona fede certo, con affetto - avevo fatto tutto quel viaggio soprattutto per mostrarle ciò che lei aveva perso e ciò che io avevo vinto. Ma lei se ne era accorta fin dal momento in cui le ero comparsa davanti e ora, rischiando attriti coi compagni di lavoro e multe, stava reagendo spiegandomi di fatto che non avevo vinto niente, che al mondo non c'era alcunché da vincere, che la sua vita era piena di avventure diverse e scriteriate proprio quanto la mia, e che il tempo semplicemente scivolava via senza alcun senso, ed era bello solo vedersi ogni tanto per sentire il suono folle del cervello dell'una echeggiare dentro il suono folle del cervello dell'altra"
Elena Ferrante, Storia del nuovo cognome


Ciao a tutti!
Dopo essere stato rapito da L'amica geniale, non poteva trascorrere troppo tempo prima di leggere il seguito: Storia del nuovo cognome. Sarò sincero: il mio giudizio sul secondo volume della serie scritta da Elena Ferrante è un giudizio "di pancia". Questa storia, nel suo complesso, è veramente avvincente. Raramente sono stato incollato ad un libro come in questo caso, al punto tale da non dormire durante un viaggio in aereo (una situazione unica, per me!) e durante le vacanze al mare, da rimandare costantemente il bagno in mare...
La vicenda di Elena e Lila continua travolgente: le loro vite si separano. Per Elena (a mio parere, sempre più immagine dell'autrice) c'è la fine del liceo e l'università a Pisa, per Lila c'è la nuova e travagliata vita coniugale. Studi e matrimonio, due vie agli antipodi per emergere e per provare a staccarsi dal degrado del rione, due modalità che evidenziano il duro contrasto tra la fatica, l'onestà dello studio e i loschi traffici legati alla camorra (primo vero fenomeno storico-sociale che emerge nella serie della Ferrante), due percorsi che riportano infine al rione, come un vortice tumultuoso che tutto attrae. Durante la lettura, è stato bellissimo vedere come le vicissitudini di due ragazzine che diventano adulte, spiegano come la vita possa cambiare drasticamente in base al modo di affrontarla. Se Elena viene trascinata dagli eventi ai quale è spettatrice o al massimo co-protagonista, Lila decide per sé e talvolta anche per gli altri quali siano i prossimi passi. Meraviglioso.
Il primo volume della serie mi è sembrato comunque superiore a Storia del nuovo cognome. Perché le vicende e i sentimenti di Lila (estratti dai suoi quaderni) non possono tenere il passo con i decisivi avvenimenti di Ischia narrati in prima persona da Elena. Il racconto risulta a tratti una sceneggiatura, un elenco dettagliato di fatti posti in ordine cronologico. Ma questa storia è composta in modo talmente magistrale che per questo risulta appassionante. La narrazione del tutto priva di addobbi riesce andare dritta al cuore delle sensazioni e dei sentimenti, anche quelli in cui, per la loro esternazione, serve più coraggio: il senso di inferiorità, l'invidia, l'inadeguatezza. Impossibile non tifare, in un modo o nell'altro, per la vittoria non di Lila o di Elena, ma di entrambe. Quante volte, ho pensato, durante la lettura: "Lila, perché non abbandoni quello stronzo di tuo marito?" oppure "Elena, perché non ti fai forza, lasci da parte i problemi altrui e vai dritta per la tua strada?".
E molto presto tiferò per loro - ci credo, ne sono sicuro - anche nel terzo volume, Storia di chi fugge e di chi resta.
Bis bald!
Stefano

Giudizio: 10/10 

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