sabato 17 settembre 2016

Elafonisi, dove la sabbia si veste di rosa

Ciao a tutti!
Per raggiungere Elafonisi bisogna valicare montagne, attraversare tunnel claustrofobici, dibattersi tra curve e controcurve impazzite, superare villaggi isolati dalle strade anguste. Ma una volta lì, su questo lembo di terra che tenta di guardare la Libia, ogni sforzo è gratificato da una spiaggia tra le più belle che si possano incontrare sulla Terra. Elafonisi, un angolo di paradiso sulla crosta terrestre, è uno spettacolo imperdibile per chi si reca nell'estremità più occidentale di Creta.

L'istmo di Elafonisi

Elafonisi non è un paese, ma è una spiaggia. Non ci sono case, o paesi, attorno ad essa. C'è solo la natura, una natura speciale che è stata messa sotto protezione istituendo una riserva naturale. Perché Elafonisi è una spiaggia - anzi, una serie di spiagge - fuori dal comune. Il colore dell'acqua, purissima, spazia dal trasparente al celeste, dal turchese al blu cobalto. La sabbia può essere bianca, ma anche nera, può essere ocra ma anche rosa: si, anche rosa, questa è la grande peculiarità del litorale di Elafonisi, una caratteristica così unica che è vietato per legge portare via anche un solo granello di sabbia. Il fondale è in alcuni punti bassissimo, così basso che bisogna camminare centinaia di metri per ritrovarsi l'acqua ad altezza vita.

Sabbia rosa

Ma è tutta la conformazione geografica ad essere speciale. Le spiagge di Elafonisi sono sostanzialmente due, come i lati di un sottile istmo di sabbia e roccia che collega la piccola isoletta (che è riserva naturale) a Creta. Il lato meridionale, più tranquillo e selvaggio, ha tutte le caratteristiche della costa cretese, sabbia che si alterna a roccia, colori pazzeschi, un'acqua decisamente agitata. Il lato settentrionale è una sorta di laguna, in cui prevale una sabbia pallida e il fondale fatica ad abbassarsi, un cortile di acqua e sabbia perfetto per chi ama lunghe passeggiate con i piedi ammollo.

Il lato più "lagunare" di Elafonisi

Onestamente, devo ammettere che abbiamo fatto parte di quella massa di turisti che deturpano non tanto il paesaggio - bellissimo, come pochi ne ho trovati in un contesto marittimo - ma la poesia di un luogo così incantevole. Ma è chiaro, posti di questo genere - soprattutto in estate - sono presi d'assalto dagli amanti del bel mare. Quello che anni fa era probabilmente un luogo privo di natanti e conosciuto solo dagli indigeni di Creta, ora è diventato punto di riferimento per orde di turisti. Ma ad Elafonisi si può anche trovare l'oasi di pace, per estraniarsi dal caos dei vacanzieri. Basta camminare un poco, lungo la costa meridionale dell'istmo di Elafonisi.

Agia Irini

Bisogna fissare un obiettivo: la punta dell'isola di Elafonissi. La si nota perché all'orizzonte, guardando verso occidente, si intravede un edificio. La mia solita curiosità mi ha spinto a dire "ma cosa ci sarà mai laggiù?", che in fondo è sinonimo di "andiamoci". Rimanendo sulla fresca costa o intraprendendo una via al centro dell'isola - assai meno ospitale quando fa caldo - si può raggiungere la sommità dell'isola.
Qui sorge una piccola chiesetta ortodossa, chiamata Agia Irini, un edificio evidentemente abbandonato al suo destino viste le condizioni in cui versa. A qualche decina di metri di distanza, la solita edicola votiva e un ricordo ad una delle battaglie della Guerra d'indipendenza greca, che ebbe luogo proprio qui ad Elafonisi, tra greci ed ottomani. Da qui è molto chiaro cosa sia Elafonisi. Un'isola, un grande scoglio, collegato alla terraferma da un tratto di sabbia.

Colori da Elafonisi

Questo piccolo istmo, uno scrigno di ricchezze naturali proprio del clima mediterraneo, è il vero tesoro di Elafonisi: arbusti che profumano ad ogni alito di vento, fiori tra i più disparati (cosa potrebbe mai essere a maggio questo posto?), rocce bianchissime o nerissime, il deserto. Anche il deserto: per raggiungere Agia Irini vi è da valicare una discreta salita lungo una duna di sabbia ardente, in cui per fare due passi ne servono tre. In questo fazzoletto che separa la selvaggia Creta dalla pace del mar Libico si può veramente archiviare il caos dei vacanzieri impazziti per abbandonarsi dolcemente alla pace di uno dei più irresistibili angoli del Mar Mediterraneo.
Bis bald!
Stefano

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