sabato 15 ottobre 2016

Falásarna, la lunga striscia di sabbia

Ciao a tutti!
Sulla grande strada che avvicina la costa più occidentale di Creta non c'è tanto traffico. Le automobili non fanno ressa in questo tratto della rete viaria cretese, i camion sono pochi, guidare è un piacere. Perché non c'è il flusso di automobili che ad esempio affolla la strada verso Elafonisi. E quando ci dirigiamo verso Falásarna sono stupito dal numero abbastanza limitato di bagnanti.
Falásarna non è un miracolo della natura come le spiagge di Elafonisi o di Balos. Ma il mare è un incredibile specchio per quanto è trasparente e il lungo arenile di sabbia che si estende per molti chilometri è circondato da declivi rocciosi dominati da ulivi.

Falásarna dall'alto

Uno dei contatti più spettacolari con la spiaggia di Falásarna lo si ha già raggiungendo una delle spiagge più apprezzabili dell'angolo occidentale di Creta, nel distretto di La Canea. La strada verso Falásarna, che da Kíssamos scende a picco per mezzo di tornanti e curve che si fanno largo tra colline ed uliveti sterminati, offre più di un punto panoramico, dai quali poter osservare con meraviglia perché questa sia una spiaggia speciale.
La spiaggia di Falásarna ci appare eterna, infinita, una lunga striscia di sabbia che si trasforma improvvisamente in un mare verde quando avviciniamo lo sguardo verso l'interno. Sono gli uliveti che qui occupano ogni lembo di terra che non sia roccia o spiaggia. La vista è rovinata parzialmente da alcune serre sul lato più meridionale della spiaggia, ma rimane una delle visuali che più mi sono rimaste a cuore durante il nostro viaggio a Creta.

L'arenile di Falásarna

Falásarna sarebbe anche un importante sito archeologico. Anzi, probabilmente è più conosciuta per ciò che rimane dell'antica acropoli che qui sorgeva. Secoli (anzi, più di due millenni) fa, infatti, Falásarna era una città-stato che si garantiva prosperità grazie al suo porto, posizionato strategicamente, e alle coltivazioni delle colline circostanti - anche oggi molto fertili. La sua storia si interrompe bruscamente nel II secolo a.C., durante le guerre tra le varie città-stato dell'era minoica e dunque con l'insorgere della dominazione romana.
Qualche cartello segnaletico qua e là, ma in realtà il sito archeologico non l'abbiamo individuato.

La perfezione dell'acqua

A Falásarna ho avuto il primo contatto con l'anima più romantica della Grecia. Basta camminare un pochino in direzione nord. Qui, dove la spiaggia attrezzata tende a scemare, incontro incantevoli calette, dalle quali si può restare a guardare tutta la baia azzurra di Falásarna. Oppure si può salire sulle rocce, per vedere come cambia la tavolozza di colori di cui è dotata Falásarna. Non solo quella verde-azzurra del mare, ma anche quella della terra, che passa dal bianco della sabbia all'ocra della terra, dal grigio della roccia al verde degli ulivi.

In attesa di mollare gli ormeggi...

Spiagge attrezzate, economiche, anche le taverne non mancano. Non c'è molta gente e non bisogna fare la lotta per accaparrarsi un angolo sulla sabbia. Se poi si vuole rimanere in solitudine, ci sono molte calette a nord, verso quel piccolo promontorio che correda il panorama di Falásarna. Grandi onde, ventilazione costante, un mare tra i più puliti che abbia mai incontrato. Insomma, da soli o in compagnia, sotto un ombrellone o stesi sulla roccia, un giorno a Falásarna è un giorno di mare ben speso.
Bis bald!
Stefano

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