sabato 1 aprile 2017

Sarà pesce d'aprile?

Ciao a tutti!
Il giorno di vigilia è arrivato, finalmente o purtroppo. Dipende dai stati d'animo che attraversano la mente di un maratoneta il giorno prima di una gara lunga oltre quaranta chilometri, che si palesa in tutta la sua forza dopo mesi di oscura e intensa preparazione atletica e psicologica. Da una parte c'è l'attesa sana, perché ci si prepara a lungo e si cerca di fare bene. Dall'altra vi è vera propria ansia: di arrivare in fondo, di farlo con le proprie gambe senza spaccarsi qualche osso sui tenaci sampietrini romani, di non trovare maltempo.

Via dei Fori Imperiali è pronta

In effetti, fino a ieri - dopo il giovedì mattina in cui ho ritirato il numero di gara - non ho pensato all'appuntamento di domani, se non relativamente all'alimentazione, in questi ultimi giorni molto ricca di carboidrati, e al percorso, che ho visionato quà e là durante gli itinerari turistici. Poi, ho voluto guardare le previsioni meteo, per controllare se le temperature estive previste per domenica erano confermate. E voilà, ecco lo scherzetto del primo aprile servito su un vassoio d'argento: perturbazione in arrivo sul centro-Italia, con pioggia e temporali in arrivo sulla capitale. La pioggia non è mai un bel cliente durante una maratona, ancora di meno lo è a Roma, dove i sampietrini sono una difficoltà oggettiva e nel complesso la rete stradale mi pare piuttosto dissestata. Sommando le cose penso già a pozzanghere e piedi inzuppati di acqua. Oltre a tutto ciò che deriva dal correre con la pioggia. Che è sempre meglio dell'afa ma non è mai una condizione desiderata. Domattina, tuttavia, non è ancora arrivata.

Pioggia, pioggia, pioggia

Parlando di percorso, ho visionato alcuni punti interessanti. Uno è il temuto traforo Umberto I, una salita che sembra impercettibile ma in realtà a poche centinaia di metri dall'arrivo potrebbe fare veramente male. L'altra è la discesa di Via IV Novembre, bella, veloce, l'ultima spinta verso il traguardo.
I sampietrini non mi sono sembrati particolarmente insidiosi, però tutti sono preoccupati del duro fondo stradale tipico di Roma. Molto dipende dalla loro manutenzione. Se sarà quella incontrata oggi a Trastevere, ci sarà da imprecare. 

Piatto di pasta n.2

La giornata del sabato prima della maratona è dedicata normalmente al riposo e alla ricca alimentazione. Oggi ho fatto un po' meno il turista in giro per la città e ho badato di più a non stancarmi. Gambe sotto il tavolo, e nello stomaco ben tre piatti di pasta. Il bello di Roma, per me che sono celiaco, è che più di un ristorante propone nel suo menu molti piatti a base di pasta nella loro versione senza glutine. Immaginate la mia soddisfazione nel gustare una vera pasta all'amatriciana...

Pronto per tornare sotto il Colosseo dopo 42 chilometri

Ora si va a preparare tutto l'occorrente per domani, canotta, spille, pettorale. Applicare i cerotti antivesciche, rifilare le unghie per l'ultima volta, mettere l'orologio in carica, preparare lo zaino. Inizio a respirare un po' di paura, tensione, nervosismo, la miscela di stati d'animo tipica della vigilia e delle ore prima della maratona. Può sembrare strano, ma è per queste emozioni che vive un maratoneta, è per questi momenti che ci si allena mesi, si suda e si fatica. Questa è l'ora in cui si inizia a percepire che gli sforzi fatti vengono riassunti in tre ore di corsa.
Ed è anche l'ora del riposo. Domani si corre!
A presto!
Stefano

Nessun commento:

Posta un commento

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...